PRONTO, BUONGIORNO, SONO ALESSIA DI….

call-center-tutta-la-vita-davanti-filmCari lettori,

vi “appicco” il post che ho scritto nel mio blog Amore ai tempi dello stage. Non sono fuggita, ci sono!

Eccomi qui finalmente.

Qualcuno mi ha dato per dispersa, altri per “traditrice”, in realtà mi sono fatta prendere dal mio nuovo lavoro! Eh già perché ho un lavoro…sono una delle ragazze dei famosi call centre.

Il  mio contratto scadrà la prossima settimana ed io mi sono guadagnata i soldi necessari per….boh, che ne so cosa farò!

Notizione, mi hanno appena prolungato il contratto.

Riassumendo,  ancora per due settimane, sarò la ragazza che chiama all’infinito. Ormai ho il ronzio nelle orecchie perenne.

L’ultima volta la suocera di un non so quale contatto che ho chiamato voleva appiopparmelo. Eh no signora, grazie, sto bene come sto!

Ma….sono viva, e ancora più carica di prima, pronta per affrontare al meglio questo futuro incerto.

L’importante è che non mi abbandonino su una scrivania.

A proposito ci vediamo a Potenza il 1 settembre. Bottone sbarca in Basilicata per presentare il suo libro! Aggiungo un bel dajé!

A presto e godetevi l’estate che poi a settembre Studio Aperto ricomincerà con le statistiche sulla disoccupazione!

GLI “INCASTRATI”

cuocoCari lettori,
mi è appena arrivata questa lettera e mi sono sentita una schifezza. Mi lamento ma poi mi rendo conto che sono giovane e ho tutta la vita davanti. In Italia si parla poco di una categoria che io oserei definire gli incastrati.
Chi sono gli incastrati? Coloro che a 50 anni e a 60 anni non sono né carne e né pesce, “vecchi per lavorare” ma “giovani per la pensione”. Cosa hanno in mente di fare di loro ancora non lo sappiamo. Mi appello a voi, qualcuno può dargli una mano? Un lavoretto?
Ecco a voi la lettera:
Ciao Alessia,
sono un signore di 62anni, disoccupato, da circa 2  anni, con famiglia e affitto da pagare, ( faccio presente che ho lo sfratto il  24 giugno 2013, se non pago la somma prestabilita ), l’anno scorso sono stato  chiamato giù in calabria presso un resort, metà giugno, ho subito fatto presente la messa  in regola del contratto di lavoro, dello stipendio, ecc….passa un giorno,  passano 2 giorni, passa una settimana, alla fine parlo con lo  CHEF, e mi risponde e tutto in regola, devo solamente firmarlo.
Ti faccio presente che lavoro nel settore  alberghiero da circa 40anni, sono un Cuoco…….
E verso la metà di luglio, ho subito un incidente  sul lavoro, sono scivolato giù per le scale fra la cucina e le celle  frigorifere, dove mi ero recato per approvigionamento della cucina, una scala di  ferro anni 60 coperta di grassi e unto di origine alimentare, ( in cucina era  tutto fuori regola ) e andavo a collidere contro una porta di ferro lasciata  spalancata, in poche parole, hanno dovuto chiamare il 118 e portarmi al pronto  soccorso, dopo 3 gg. mi e venuta a prendere la Direttrice, e mi dice che ha  saputo che non sono ancora in regola e che dovevo firmare la revoca  dell’incidente all’inail, cosichè avendo lavorato tutto il periodo in nero e  alla fine
non ho percepito un cent, e di conseguenza non  potuto pagare l’affitto e bollette ecc.
Sono disposto a lavorare anche nei supermercati,  gastronomie, enoteche, hotel, famiglie private….aiutatemi!!……Abbiamo  ancora una dignità…chiedo sopratutto un lavoro, a chiedere non bisogna avere  vergogna, se mai e chi lo offre o chi lo dà, se non mantiene la parola, si  dovrebbe vergognare, non sono un delinquente e neanche uno che va a rapinare  banche………..
In ogni caso questa mia lettera è un rigurgito di  orgoglio contro di loro in definizione che mi ha messo tanto malincuore, e in  depressione, e con tutto il rispetto che ho, ed il rispetto delle famiglie  medio-povere, come lo siamo noi e tantissime altre.
Io ho sempre lavorato in team a contatto diretto  con tante persone di tutte le nazionalità, se una persona e innamorata della  propria professione e ne viene continuamente gratificata, sarà sempre pronta a  lavorare e non si pone nemmeno il problema, io senza l’armonia con la quale  svolgo il mio lavoro, non potrei vivere e credo proprio di non aver sbagliato  professione e………………nemmeno Vita.
Sono stato a Londra circa 16 mesi, ed ho avuto la  fortuna di organizzare con i miei colleghi il matrimonio della pricipessa ANNA  D’INGHILTERRA nel 73……….esperienza unica!!
ti ringrazio,
cordialmente,
Vittorio
la mia e.mail:  vbottacin@email.it

IL LAVORO DI OGGI? SPECCHIO PER LE ALLODOLE

artisti_di_stradaCiao Alessia,
è stato un vero piacere scoprire questo tuo blog e altrettanto interessante leggere la tua esperienza nel mondo del lavoro.

Io sono in una situazione molto simile alla tua, ho conseguito una laura in lingue, un master in organizzazione degli eventi e  quest’anno, con coraggio, ho deciso di prendere una seconda laurea magistrale in Italiano per stranieri, rischiando di conseguirla alla soglia dei 30 anni….quindi fuori dal contratto d’apprendistato!
Negli anni ho fatto i più svariati lavori e stage sia in Italia che all’estero pensando e sperando sempre che da qualche parte ci fosse un posto anche per me….ovviamente fin’ora io questo posto non l’ho ancora trovato, quindi me lo sono inventato!

Da circa 6 anni lavoro per e con artisti di strada facendo promozione per i loro spettacoli/performance in Italia e all’estero. All’inizio l’ho preso come un diversivo e un modo diverte per lavorare, ma più andavo avanti nella formazione più mi rendevo conto della difficoltà, sfruttamento ed incertezza che si celavano dietro ogni offerta lavorativa….situazioni deplorevoli, colloqui in cui ti promettevano un contratto regolare, un fisso e tante altre belle promesse vane.

Ero spesso demoralizzata, ma la demoralizzazione si è trasformata poi in rabbia e in rifiuto nell’accettare di essere presa in giro da parte di chi si crede di avere un potere decisionale sul mio futuro. Mi sono detta che non ne valeva la pena stare ad elemosinare per un lavoro/contratto che per di più non era neanche gratificante.
Allora ho simpaticamente mandato a quel paese tutte quelle offerte lavorative che erano solo specchietti per le allodole, tutti ipotetici datori di lavoro che sembrava ti stessero facendo un favore facendoti lavorare per una paga misera che poteva arrivare anche alla fine del contratto.

Oggi a chi mi chiede cosa faccio, con ORGOGLIO rispondo che studio (una seconda laura magistrale) e lavoro con artisti di strada, che questo lavoro me lo sono inventata io e mi permette di girare l’Europe. che nessuno può permettersi di spezzarmi le ali solo perché il paese va a rotoli…io non ci sto più ai subdoli giochetti e alla frustrazione quotidiana.

La mia  protesta è stata in qualche modo di dire no al sistema e alla frustrazione quotidiana e con coraggio sono andata avanti senza curarmi di quello che potevano pensare gli altri (sai facilmente a 28 anni, dopo laurea, master e tirocini uno si aspetta che io abbia un lavoro “vero”, di quelli che stai seduto dietro una scrivania davanti a un pc e un telefono)…non ho avuto questa fortuna/sfortuna perché non me l’hanno data, ma tanto meno ho dato loro la possibilità di continuare a sfruttarmi…
Spero che questo mio sfogo/testimonianza possa risvegliare in qualche modo altri ragazzi che non vedono la luce in fondo al tunnel perché continuano ad avere lo sguardo abbassato….ce lo fanno tenere di proposito  per non vedere la luce e il futuro che SOLO noi ci costruiamo!

Buon cammino e buona vita

Van.

TUTTA LA VITA DAVANTI

tutta la vitaCari lettori,

chiedo scusa pubblicamente! Non vi scrivo da troppi giorni, ma sono stata presa dalla corsa al…..lavoro!

Ho finalmente trovato un lavoro per ben 3 settimane! Non ridete, tre settimane sono tante per essere in Italia!

Scherzi a parte, sono contenta, io prendo tutto quel che c’è nella speranza e nell’attesa che le cose cambino e migliorino.

Ogni tanto riesco anche a lavorare come cameriera!!Lusso ultimamente sembra che tutti si siano buttati nella ristorazione. Per il resto continuo la mia battaglia e promozione del libro, e la prossima settimana sarò a Roma! Qualcuno di voi sarà n zona?

Vi allego un articolo davvero carino di Federica De Caria, una giovane giornalista che ha descritto me ed il mio libro nel miglior modo possibile. La ringrazio di cuore, non solo per le belle parole ma per il suo entusiasmo. Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno in questo periodo!!

Soprat (t)utto: Amore ai tempi dello stage

Sognate ragazzi miei, per tornare sulla terra c’è sempre tempo!

Alessia Bottone

STAGISTI IN AMORE

logo-telearenaCari lettori,

come state? Ok, va bene, non ve lo chiedo, so che gli iscritti a questo blog si svegliano sempre un po’ nervosi vista l’attuale situazione. Mentre aspetto vostre nuove lettere vi allego il video di TeleArena, ieri mi hanno intervistata per parlare di Amore ai tempi dello stage.

Un video molto interessante a parere mio, un modo diverso di parlare di crisi partendo da un punto di vista diverso, quello del precariato sentimentale.

A presto cari lettori, io vado miracolosamente a lavorare questa sera!

Alessia Bottone

QUESTO POST POTREI AVERLO SCRITTO IO…

Lavoro PrecarioCari lettori,

oggi mi è arrivata questa lettera appassionata sotto forma di commento al mio post ” Giovani di serie b:quando direm basta?” e così ho deciso di pubblicarla per metterla in evidenza. Mi ci rivedo così tanto nella lucida disperazione di questa ragazza. In bocca al lupo, chiunque tu sia.

Alessia Bottone

Questo tuo post potrei averlo scritto io, descrivi alla perfezione quello che vivo e ho vissuto. Ho 26 anni, mi sono fatta un mazzo (e dei miei genitori pure per mantenermi agli studi) per conseguire una laurea magistrale in Filosofia che fa sorridere tutti.

Va bene, forse non ho scelto un percorso di studi “giusto”, mi dico. Decido di darmi ad un settore che non conosce crisi, l’informatica, così faccio un corso di HTML e CSS e poi prendo un master in grafica e web design, chiedendo ai miei genitori ancora tanti sacrifici per mantenermi fuori casa e pagarmi il master.

Nel frattempo cerco di rendere il mio cv sempre più appetibile, punto sulle nuove professioni: faccio due corsi come personal shopper, uno come consulente d’immagine ed un altro come wedding planner. Con questi titoli avrò una corsia preferenziale almeno per fare la commessa in un negozio di abbigliamento? “No, sei troppo qualificata, ci costeresti troppo.” Mentre prima non mi volevano perché non avevo esperienze nel campo.

Oggi mi trovo nella situazione di aver terminato i miei studi e non volerne cominciare degli altri, perché sebbene ami studiare, ho speso troppo per una formazione che non mi sta rendendo niente.

Quindi adesso, costretta a tornare a vivere dai miei genitori, senza un soldo in tasca per partire, ho deciso di arrendermi, tanto non fa differenza alcuna se sono brava e mi impegno o se non me ne frega nulla e faccio lo stretto indispensabile. Passerò le mie giornate a leggere classici della letteratura, ad ascoltare musica e ad odiare questo paese che mi fa sentire come se non fossi mai abbastanza, qualsiasi cosa io voglia fare.

IL BOOK TRAILER PIU’ LOW COST DELLA STORIA

Amore ai tempi dello stageCari lettori,

mi sono accorta che tutte le grandi case editrici fanno il book trailer per i loro autori e così ieri sera ho deciso di preparlo anch’io!

Ed ecco a voi il booktrailer più low cost e improvvisato della storia.

Abbiamo preso spunto dal fatto che i commessi chiedono che il libro venga prenotato con determinazione dai clienti, o meglio ancora ricordando che tante volte non vogliono neanche prenotarlo. Ecco a voi il libro più conosciuto che nessuno però riesce a leggere! Mi raccomando condividete il video e prenotatelo, magari vi arriva!

Grazie alla magnifica  partecipazione di Paola Lucchi ed Elena Chittoni . Una vita mai banale 🙂

Buon divertimento!!

GIOVANI DI SERIE B, QUANDO DIREMO BASTA?

precaria_stagista250Cari lettori,

dopo due anni in cerca di uno spiraglio posso confermarvi che qui non c’è nulla da fare.

Ci hanno detto che dovevamo riciclarci e allora ho buttato la laurea dalla finestra e sono andata a fare i colloqui per fare la segretaria e la centralinista, la cameriera etc. niente, ero troppo.

Mi hanno detto che dovevo imparare ad usare i social media perché sono la svolta, l’ho fatto e nulla. Sono andata in televisione e ho gridato la nostra rabbia, niente, tante promesse, nessuna risposta. Ho inviato centinaia di email, ho chiesto alle conoscenze e anche li nessuna risposta.

Allora ho deciso di pubblicare un libro” Amore ai tempi dello stage- Manuale per coppie di precari” per provare a crearmelo da sola il lavoro, e anche li le risposte sono state: “la sua è una piccola casa editrice, non prenotiamo questo libro”;” Lei è un’autrice sconosciuta, interessante il suo libro, ma noi non ne parleremo in radio/nel nostro blog etc”.  Interessante il tuo libro, ma noi siamo contro quelli che si auto pubblicano/pagano per pubblicarsi.  Ma io non mi sono auto pubblicata  ho un contratto in mano. “Beh, amen, non posso lo stesso,  però dammi una copia omaggio del libro”. E intanto vedi che la Marini scrive un libro e la Belen porta i pantaloncini corti per strada e quelli si che li pubblicizzano.

Questo se rispondevano, perché tanti non si sono nemmeno degnati di dare una risposta.  Spariti, nel nulla.

Interviste sui giornali scomparse, blog che non mi hanno mai mandato la recensione che attendevo, promesse su promesse ed io che risparmiavo su tutto per arrivare  a raggiungere una semi-indipendenza.

La verità? Amici a parte, e feste a parte (perché sono una festaiola, socievole, passionaria e determinata, o meglio lo ero) da quando sono tornata in Italia è andato tutto storto. Due anni terribili, in attesa di un miracolo, mai arrivato. Di umiliazioni, di porte sbattute in faccia. Perché la verità è una sola, sono una giovane di serie b, sono figlia di nessuno, e ho creduto alle parole di mio papà che mi diceva sempre “Studia Alessia, e vedrai, un giorno ce la farai a combinare qualcosa”. Ci ho creduto, e meno male, sennò chissà dove sarei andata a finire. L’adolescenza è un periodo così difficile di suo che se non ti fissi un obiettivo diventa facile perdere la bussola.

Oggi però so dove non voglio finire. La rabbia e la frustrazione mi fanno parlare come un anziano di 80 anni e siccome ne ho solo 27 e tanta voglia di vivere allora dico basta.  Basta a chi mi chiede copie omaggio del libro, perché così disprezzi il mio lavoro e non sei da meno di quelli che ti pagano quattro euro l’ora per lavorare. Basta a chi mi ha illuso e basta a chi pretende e non da, basta vedermi passare avanti i rampolli e i raccomandati.

Sono di serie b e me ne vanto, perché nonostante tutto non sono mai stata in panchina, perché ho viaggiato e studiato senza un euro, perché mi pago persino le mutande da quando ho 15 anni facendo la cameriera per non pesare sul bilancio.

Da domani però si cambia musica, ed invito tutti i giovani di serie b a farlo.

Tenetevi i soldi e le speranze e lasciate il Paese, non ha nulla da darvi e vi ha già tolto troppo.

Un caro saluto

Alessia Bottone

WORK IN PROGRESS

Canale5Buongiorno cari lettori,

come state? Nell’attesa che arrivino vostre nuove lettere, testimonianze, critiche e qualche bel lieto fine vi aggiorno sulla situazione.

Sono appena tornata da Milano, sono stata invitata a presentare la mia idea salvacrisi, ovvero “Amore ai tempi dello stage” che io chiamo ancora di salvezza, a Canale 5. Come molti di voi sapranno dopo l’ennesimo”lei è troppo per la nostra azienda” e dopo troppe notti passate a pensare ho deciso di provare a crearmelo io il lavoro. Oltre al libro, sto infatti aspettando la risposta dalla Regione Veneto per un finanziamento.

Mi piacerebbe aprire una piccola attività con una socia per coinvolgere giovani e professionalità diverse in cerca di un’occupazione. Speriamo vada in porto, incrociamo le dita. Per il resto, ovviamente non si lavora, ogni tanto arriva qualche chiamata come cameriera, ed io mi ci butto …tiriamo a campare come si dice dalle mie parti!

Nel frattempo, sarà la primavera, sarà l’ondata di presentazioni del libro che mi attendono in tutta Italia mi sento sicuramente ottimista.

E voi? Avete qualche idea per uscire dalla crisi? O ci siete dentro fino al collo! Aspetto le vostre lettere e i vostri (spero) progressi!

A presto

Alessia Bottone

Per le foto si ringrazia Silvia Signoretti di www.mercatopoli.it

RADIO VERA: SE IL LAVORO E’ PRECARIO ANCHE L’AMORE LO E’?

Radio VeraCari lettori,

ieri mi hanno intervistato a Radio Vera, un’emittente di Brescia. La bellissima e bravissima Sara Prandelli mi ha chiamata per fare due chiacchiere sul precariato e sul mio libro “Amore ai tempi dello stage”.

Link intervista 

Per la prima volta oltre a discutere di Danordasud si è parlato di cosa vuol dire avere 30 anni ed essere bloccati in casa, senza poter progettare una vita in coppia o single anche semplicemente in un monolocale.

Amore ai tempi dello stage parla anche di questo, è un manuale per ironizzare e per farvi ridere ho scelto di raccontarvi un aneddoto.

Qualche giorno fa mi ha scritto una ragazza dicendomi: “

So che è stupido, ma sono 8 mesi che cerco lavoro e ovviamente vivo ancora a casa dei mie genitori. L’altro giorno mia mamma mi ha chiesto cosa volevo per pranzo. Ti giuro Alessia avrei voluto rispondere:” Niente, voglio CUCINARE IO, VOGLIO PAGARE UNA BOLLETTA! Voglio essere indipendente!”

Parole sante mia cara, ti capisco, ti capiamo!

Vi ricordo ragazzi che il libro è disponibile su prenotazione presso tutte le librerie Feltrinelli d’Italia e che costa solo 9 euro. Più prenotazioni arriveranno e più possibilità ci saranno di vedere il libro sugli scaffali.

Con la scusa che sono una scrittrice sconosciuta le librerie non sono molto interessate a mettere il mio libro in esposizione. Questa è la mia battaglia, devo farcela e se vi andrà di contribuire prendendone una copia, beh, ve ne sarò grata!

A presto!

Un Alessia sempre disoccupata (anzi no dai, ho lavorato tre giorni questa settimana, grandi progressi)